Comunicato di Politesse su una bizzarra interrogazione a Trento


Verona, 28 febbraio 2014


Sessualità, il primo Centro di ricerca interdisciplinare dedicato allo studio dei fenomeni della sessualità umana e alla promozione dei diritti delle minoranza sessuali presente nell’Accademia italiana. Il Team di ricerca del Centro ha appreso con preoccupazione delle richieste, pervenute al sindaco di Trento e ai servizi sociali della stessa città, di effettuare controlli mirati sulle famiglie omogenitoriali, che avrebbero effetti deleteri prima di tutto sui bambini di quelle famiglie.
 A nome di tutto il centro di ricerca, con il contributo in particolare di chi al suo interno si occupa dello studio dei fenomeni familiari, diffonde pertanto il seguente comunicato stampa:

Essere omosessuale non ha alcuna implicazione negativa rispetto alla competenza genitoriale, e nascere e crescere in una coppia omogenitoriale non costituisce in nessun modo un ostacolo a uno sviluppo completo, adeguato e sereno di bambini e adolescenti.
Questo è quanto la ricerca scientifica internazionale ha dimostrato in modo netto fino ad oggi (per una rassegna in italiano di 30 anni di ricerche a livello mondiale basta sfogliare il recente numero monografico della rivista di psicologia e salute materno-infantile Infanzia e Adolescenza, dedicato al tema). L’unico ostacolo in più che bambini e ragazzi di coppie non eterosessuali si trovano a dover affrontare è costituito dall’essere fatti oggetto di discriminazione e di pregiudizio, e l’ordine del giorno posto in votazione al Comune di Trento ne costituisce un esempio lampante.
 La richiesta di verifica ai servizi sociali è un atto privo di fondamento, basato su pregiudizi e sulla non conoscenza della tematica, oltre che su una preoccupante propensione a calpestare la potestà genitoriale e la libertà di tutti i nuclei familiari di costituire, ciascuno con le proprie caratteristiche, un luogo di crescita, di educazione, di cura.
Non si possono tacere, inoltre, i diversi problemi di natura giuridica posti dal testo. Alcuni esempi: a quale titolo e su quale mandato i servizi sociali territoriali possono fare indagini sulle condizioni ambientali di crescita dei minori che vivono in famiglie omogenitoriali?
 A quale “illegalità” si fa riferimento? Come giustificare un eventuale provvedimento di allontanamento di un minore ai sensi dell’art. 403 del Codice Civile, a firma del sindaco, basato sulla motivazione che gli adulti che si prendono cura del bambino sono omosessuali?
Oltre ai profili di irregolarità che questo atto presenta, appare infine fuori luogo configurare in questa direzione il ruolo degli assistenti sociali che operano quotidianamente, nonostante la scarsità di risorse disponibili, nella tutela dei minori che sono realmente da proteggere perché vittime di negligenza, abbandono e maltrattamento: condizioni che sappiamo verificarsi nei nuclei familiari indipendentemente dall’orientamento sessuale dei genitori.

Chiara Sità, Ricercatrice in Pedagogia generale e sociale,
e tutto il Team del Centro di Ricerca Politesse, Università di Verona

Famiglie omogenitoriali, a Trento un Odg per togliere i figli alle coppie omosex. Arcigay insorge: "Istanza mostruosa: giù le mani dai nostri figli"


Ecco a che cosa può portare l'omofobia di un sindaco. A Trento in questi giorni vogliono deliberare un O.d.G. riportato sopra. Questo per farvi capire verso che clima stiamo andando, Paolo Zanella, il presidente di Arcigay Trento ci chiede aiuto, in quanto stanno organizzando contromanifestazione in contemporanea a manifestazione de "Le sentinelle in piedi", di cui fa parte Cia, sindaco di Trento, per questo venerdi alle ore 18 in piazza Duomo a Trento, con ritrovo alle 17.20 sempre nella Piazza.
Pronto è arrivato il comunicato stampa di Arcigay
Bologna, 26 febbraio 2014   - "Ci scandalizza e ci indigna l'odg che oggi viene posto in votazione nell'aula consiliare del Comune di Trento e che chiede al sindaco di togliere i figli alle coppie omosessuali e di disporne l'immediata collocazione, riporto testualmente,  "in un ambiente  che favorisca il suo pieno sviluppo umano fino a quando si possa prevedere in modo definitivo alla sua protezione". Flavio Romani, presidente di Arcigay, si scaglia contro l'interpellanza presentata a Trento dal consigliere comunale Claudio Cia assieme ad altri sette rappresentanti del centrodestra e che tra poco verrà votato in aula. "Cia accompagna la sua mostruosa richiesta con argomentazioni surreali, che addirittura disconoscono il rapporto tra genitore e figlio in caso di genitori omosessuali. Un atto inaudito, che supera in violenza  i peggiori regimi totalitari. Una dichiarazione di ignoranza e inciviltà, che manipola la Costituzione e i Trattati a difesa dell'infanzia, stravolgendone il senso e arrogandosi il diritto di decidere sopra le teste dei più piccoli e dei loro genitori. Giù le mani dai nostri figli - mette in chiaro Romani -: è inconcepibile che in un'aula consiliare venga richiesto al sindaco di trasformarsi in un moderno Erode, il tutto a difesa di un'ortodossia familiare che nulla ha a che fare con il benessere dei piccoli, semmai con la stupidità di tanti adulti, come Cia e i suoi sodali, che dietro il dito puntato verso le nostre famiglie tentano di nascondere il loro essere indegni, come cittadini, rappresentanti e come modelli per gli italiani e le italiane di domani".

Corso di informatica di base ed Internet

Con  Even della casa di Ramia stiamo organizzando  una serie di incontri presso Casa di Ramia su "Informatica di base ed Internet".
il corso parte  Venerdì 07 marzo ore 18,30.
 Si spera che ognuno abbia un PC perchè sono solo 2-3 i PC messi a disposizione da me e dalla Casa di Ramia.
A chi interessa?
INFO 3457153230

Con il solo contributo di 2 euro Martedì 11 Marzo'14 - The power of group (quanto il sentirsi parte di un gruppo sia valorizzante)

Da una serie di incontri sul gruppo Martedì 11 Marzo'14 " - The power of group (quanto il sentirsi parte di un gruppo sia valorizzante) SEDE DEGLI INCONTRI Presso la Casa Comune MAG Verona. Via Cristofoli 31/A - Verona


E' una serie di incontri elaborati dal gruppo “Lieviti” .  L'iniziativa spera possa offrire a tutti, attraverso momenti di riflessione e confronto, strumenti e sollecitazioni che consentano una maggior consapevolezza e serenità nell’affrontare questo tema .

OBIETTIVI Obiettivo del percorso è affrontare i temi che riguardano la relazione con l'altro e quindi anche il gruppo. A partire da riflessioni fatte tra noi con l’aiuto di un facilitatore (psicologo) ci si confronterà perché possano nascere possibili aperture mentali che consentano di affrontare la sfida sociale a volte molto chiusa e piena di pregiudizi su temi così importanti.

CONTENUTI Sarà affrontato il processo della relazione e quindi la mia identità all'interno di un gruppo.   Altri contenuti futuri saranno concordati anche sulla scorta dei bisogni emergenti.

METODOLOGIA La metodologia di lavoro che si intende proporre è volta a promuovere lo scambio ed il confronto tra i partecipanti attraverso la discussione su linee di pensiero che valorizzano la diversità come una ricchezza e il racconto di esperienze concrete. In questo senso gli incontri avranno molti momenti di condivisione di idee ed esperienze nel gruppo. A tal fine, potranno essere utili i bisogni, le situazioni, le riflessioni che noi tutti ci sentiremo di condividere in un ambiente protetto di auto-mutuo-aiuto.

IL PERCORSO Vuole promuovere conoscenze ed acquisizioni di strumenti atti a facilitare, attraverso il confronto con gli altri, la gestione della sfera affettivo-relazionale. Il facilitatore del gruppo, oltre a portare competenze psicologiche, cercherà di facilitare la comunicazione tra le persone su una tematica quale insieme di comportamenti, di relazioni, di comunicazioni attraverso cui sentire ed esprimere se stessi.

 SEDE DEGLI INCONTRI Presso la Casa Comune MAG Verona. Via Cristofoli 31/A - Verona

 DATE Gli incontri saranno ogni 14 giorni, ogni due martedì, dalle 21:00 alle 23:00 - per il mese di marzo'14:.

 Gli incontri verranno facilitati dalla psicologa Cristina Comuzzi

 DESTINATARI Il percorso si rivolge ad adulti etero, bisessuali, omosessuali o queer interessati ad affrontare ed approfondire la conoscenza riguardo alle diversità come una ricchezza sociale e non come un'ostacolo alla relazione della persona .

Chiunque può partecipare.
Ascoltando i bisogni espressi da amici e conoscenti il Gruppo Lieviti valuterà se è il caso di promuovere un percorso da proseguire nei mesi successivi.