Bergoglio secondo un alieno



Abbiamo deciso di reagire alle ultime esternazioni di Francesco 1°, nato Jorge Mario Bergoglio, sulla cosiddetta "teoria del gender" ricorrendo all'arma dell'ironia, ed approfittando del fatto che il/la nostr* vicepresidente, avendo la Sindrome di Asperger, si sente talvolta un* alien* in mezzo agli umani.
Qui dal mondo umano vi vlogga Yona, sempre più perpless* dalla mancanza di logica dimostrata da uno degli umani più potenti del mondo, Francesco 1°, nella dichiarazione riportata in [1].
È ormai assodato che la locuzione "teoria del gender", agli occhi del suo utente, rappresenta il consentire a due cose:
1. il matrimonio tra persone del medesimo genere anagrafico;
2. lo svincolo del genere anagrafico dall'assetto corporeo.
La prima cosa è utilissima per le persone omosessuali e bisessuali, la seconda è fondamentale per le persone transgender che vogliono il ruolo di genere e non il sesso fisiologico corrispondente alla loro identità di genere.
Opporsi a queste cose significa dichiarare degne di stima solo le persone etero cis - senza però che queste ultime ne traggano vantaggio od evitino danno.
Non nuoce al matrimonio tra due persone di sesso diverso il fatto che anche due persone del medesimo genere anagrafico possano sposarsi; non nuoce alle persone cissessuali sapere che chi vuole un genere anagrafico diverso dal proprio assetto corporeo può ottenerlo con una dichiarazione resa all'anagrafe o dal notaio.
La politica è la continuazione della guerra con altri mezzi, disse un altro umano famoso chiamato Carl von Clausewitz, e chi fa una guerra sa che per vincerla non deve procurarsi nemici inutilmente - semmai deve fare di coloro che non temono la sua vittoria degli alleati.
Secondo questa logica, Francesco 1° avrebbe dovuto imitare gli ebrei "Modern Orthodox", i quali si limitano a ricordare perchè il/la buon* ebre* ortodoss* sposa una persona di genere diverso dal proprio e non chiede il mutamento del genere anagrafico - facendo di questi argomenti la base di una norma interna alla propria religione, e non di una legge da imporre all'intero genere umano.
Siffatte dichiarazioni avrebbero comunque messo a disagio i suoi fedeli non etero e non cis, ma non avrebbero messo la chiesa cattolica in rotta di collisione con il resto del mondo.
Un altro umano autorevole, Ban Ki Moon, segretario dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, in [2] ha spiegato in un modo comprensibile anche ad un alieno il giudizio che un uomo politico logico può dare di dichiarazioni come quelle di Francesco 1°:
Chiedo a coloro che usano argomenti religiosi o culturali per privare le persone LGBT dei loro diritti umani: che ci guadagnate a rendere gli altri meno uguali? La tua religione o la tua cultura è tanto debole che l'unico modo per sostenerla è il negare agli altri i loro diritti fondamentali? Non c'è spazio nel nostro 21° secolo per una discriminazione basata sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
La dichiarazione di Ban Ki Moon è stata rilasciata il 21 Settembre 2016, quella di Francesco 1° il 1 Ottobre 2016, e chi ha quotidianamente a che fare con le manifestazioni di incoerente stizza del candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti d'America Donald J. Trump, può pensare che Francesco 1° abbia il medesimo carattere di costui (anche se lo esprime in modo più elegante), si sia sentito provocato da Ban Ki Moon, ed abbia voluto riaffermare che l'unica autorità morale incontrastata del mondo umano è la chiesa cattolica, anche quando sostiene posizioni prive di ogni logica. 
Non riesco (forse perchè sono un alieno) a capire come questo voler difendere una visione obsoleta del matrimonio a costo di nuocere a molte persone, senza giovare a nessun altro, si concili con quello che disse il fondatore del cristianesimo, secondo Marco 2:27: "Il sabato è stato fatto per l'uomo, e non l'uomo per il sabato".
Agli eruditi tra i miei lettori e spettatori ricordo che rav Shim'on ben Menasya, vissuto un secolo dopo Gesù, confermò il concetto per gli ebrei, commentando così Esodo 31:14 ("Osserverete dunque il sabato perché è un giorno santo per voi") secondo Mekhilta, Ki Tissa, 5: "Il sabato è stato dato a voi, e non voi al sabato". Non c'è logica alcuna pertanto in quest'inversione delle priorità.
Ban Ki Moon ha spiegato in modo semplice e chiaro quello che altri umani - i teorici queer - spiegano in modo più difficile: la cissessualità (ovvero il far coincidere la propria identità di genere con il proprio assetto corporeo) e l'eterosessualità (ovvero il desiderare solo persono di genere diverso dal proprio) non nascono spontaneamente, ma sono identità instabili che hanno perciò bisogno della discriminazione e repressione delle identità non etero e non cis per non crollare.
Una spiegazione che fa appello non alla logica che apprezziamo noi alieni, ma alle emozioni che piacciono agli umani, è che la cissessualità e l'eterosessualità non danno la felicità che promettono, e chi teme che l'infelicità distrugga una società, ma non riesce a curarla, non trova altra soluzione che rendere ancora più infelici le persone non etero e non cis.
Questo è quello che si è proposta la chiesa cattolica, la cui impotenza nel risolvere i problemi dell'uomo è evidenziata dai consigli che Francesco 1° ha dato per salvare il proprio matrimonio.
Sono consigli banali, che risolvono solo piccole crisi - ma quasi tutte le coppie devono affrontare anche problemi molto, molto più seri.
Ho sposato un'umana nel 2013, e poichè il nostro è oltretutto un matrimonio ad orientamento sessuale misto (monosessuale io, bisessuale lei), le statistiche ci ammonivano che avremmo avuto 5 probabilità su 6 di divorziare entro 3 anni.
Non è successo, perchè le diversità tra noi due si sono dimostrate meno profonde delle affinità - queste decidono se un matrimonio può durare.
Yona vi saluta ed augura non solo alle persone ed alle coppie, ma a tutte le famiglie umane ed aliene ogni felicità per l'anno ebraico 5777, e per tutti gli anni che verranno.
Raffaele Yona Ladu, genderqueer
Orgogliosamente ebre* ed asperger
Vicepresidente di Lieviti