Perché esistiamo






Alle persone bisessuali viene riservato un trattamento canino da parte dei monosessuali (categoria che include eterosessuali ed omosessuali), come mostra il documento [1], intitolato Bisexual Invisibility. Impacts and Recommendations = L'invisibilità bisessuale. Impatti e raccomandazioni, pubblicato nel 2011 dal Comitato Consultivo LGBT della Commissione per i Diritti Umani della città/contea di San Francisco, California, USA.

Il documento ha ispirato altre indagini, come ad esempio [2], di cui esiste anche la sintetica versione volantino [3] che abbiamo tradotto (vedi qui)  [1], abbiamo deciso di affidarci alla sintetica recensione che ne propone l'attivista israeliana Shiri Eisner in [4], che ora vi traduciamo; come la stessa autrice avverte, la recensione sarebbe stata inclusa nel libro [5], intitolato Bi: Notes for a Bisexual Revolution = Bi: note per una rivoluzione bisessuale, appena pubblicato, che abbiamo acquistato e di cui vi scriveremo non appena possibile.

(inizio)

Brano #4: il rapporto sull'invisibilità bisessuale

Postato il 19 Settembre 2011 da bidyke.

*** Questi brani sono tratti dal libro che sto scrivendo, Notes for a Bisexual Revolution = Note per una rivoluzione bisesuale. Per saperne di più, guarda il tag notes for a bisexual revolution. ***

Okay, so che è da un po' che non ho postato niente di mio, perciò ho pensato che invece di un branetto piccino picciò era meglio postare qualcosa di più sostanzioso. Viene sempre dal mio libro, tratto dal capitolo sulla bifobia ed il monosessismo. È la mia recensione del Bisexual Invisibility Report = Rapporto sull'invisibilità bisessuale [1], e [spiega] perché è così fottutamente importante. È da un bel pezzo che volevo postare qualcosa in proposito, e questa è una buona occasione.

[Attenzione: potrebbe farvi ribollire il sangue o suscitare impulsi violenti, come dare pugni in faccia alla bifobia e fare a pezzi il monosessismo]

Dopo aver letto questo, per piacere chiedetevi perché cazzo ##$@^*&(*(^!!!1 così tanti tra noi continuano a parlare degli stereotipi e di altri sintomi superficiali anziché affrontare i veri problemi.

The Bisexual Invisibility Report

Il rapporto sull'invisibilità bisessuale


Pubblicato nel Marzo 2011, il Bisexual Invisibility Report = Rapporto sull'Invisibilità Bisessuale (ma forse sarebbe meglio chiamarlo "the bisexual erasure report = il rapporto sulla cancellazione dei bisessuali", oppure "the monosexism report = il rapporto sul monosessismo"*) è il primo rapporto sulla bisessualità pubblicato da un ente governativo americano. Senza dubbio, questo è uno dei testi più importanti mai pubblicati sui bisessuali. Non se ne può esagerare l'importanza, poiché questo è uno dei pochi testi pubblicati finora che affronta le conseguenze materiali del monosessismo e della bifobia nella vita delle persone bisessuali.E proprio perché questo rapporto è importante, il suo contenuto rattrista ed infuria insieme. Ho raccolto alcuni dei risultati del rapporto, sperando di far luce su questi effetti materiali. In questo, io cerco di rafforzare il mio argomento che il monosessismo è un sistema oppressivo ad ampio raggio che influenza le persone bisessuali in molte aree della loro vita.

* Generalmente mi oppongo alla locuzione "invisibilità bisessuale", dacché credo che l'"invisibilità" non sia un tratto intrinseco alla bisessualità, ma semmai è costruita socialmente ed attivamente dal elisione[x] bisessuale.

[x] Il traduttore Raffaele Ladu propone di tradurre "Bisexual Erasure", letteralmente "cancellazione dei bisessuali" come "elisione bisessuale" - l'elisione si ha in grammatica quando una lettera viene cancellata perché "sgradita" ad un'altra che le è vicina, e viene sostituita da un apostrofo che ne conserva a malapena il ricordo.

Alcuni fatti sulla salute dei bisessuali:

  • Le persone bisessuali provano maggiori disparità nella salute della popolazione generale, tra cui una maggior probabilità di soffrire di depressione ed altri disturbi dell'umore o di ansia.
  • I bisessuali riferiscono più alta prevalenza di ipertensione, salute fisica cattiva od appena passabile, fumo, bere in modo rischioso degli eterosessuali o delle lesbiche e dei gay.
  • Molti bisessuali, se non la loro maggioranza, non fanno il coming-out con chi si cura della loro salute. Questo significa che ricevono informazioni incomplete (per esempio, su come praticare il sesso sicuro).
  • La maggior parte dei programmi di prevenzione dell'HIV e delle MTS non [...] affrontano le [specifiche] necessità mediche dei bisessuali, per non parlare di coloro [che fanno sesso con persone di più di un genere] ma non si identificano come bisessuali.
  • Le donne bisessuali in relazione con partner monosessuali hanno una maggior prevalenza di violenza domestica rispetto alle donne in altre categorie demografiche.
Il rapporto riassume una ricerca su larga scala eseguita negli anni 2003-2007 in cui i ricercatori cercavano differenze nel campo della salute tra le donne lesbiche e le bisessuali, ed hanno scoperto che:
  • Le donne bisessuali mostravano una prevalenza significativamente maggiore di cattiva salute generale e frequente stress mentale, anche tenendo conto delle variabili che potevano confondere i risultati.
  • Le donne bisessuali, era più probabile che fossero fumatrici e gran bevitrici.

Alcuni fatti sulla salute mentale dei bisessuali:

I ricercatori della ricerca precedente hanno pure confrontato la frequenza dello stress mentale per le lesbiche e le bisessuali, negli ambienti urbani e non urbani. Loro hanno scoperto che, mentre "nelle aree non urbane, le donne lesbiche e bisessuali provano livelli analoghi di frequente stress mentale, le probabilità di frequente stress mentale diminuiscono in modo significativo per le lesbiche nelle aree urbane, diventando invece quasi doppie per le donne bisessuali" (enfasi nell'originale). I ricercatori teorizzano che la ragione di questo è che le comunità gay e lesbiche sono meglio organizzate nelle aree urbane, contribuendo così all'isolamento delle persone bisessuali, che vengono respinte mentre cercano sostegno, una volta fuori dalle loro comunità d'origine.

Un altro fatto spiacevole è che è assai più probabile che le persone bisessuali si sentano suicide degli etero, gay, e lesbiche. Una ricerca canadese ha riscontrato che, mentre il 9,6% delle donne etero ed il 29,5% delle donne lesbiche riferiva sentimenti suicidari, la suicidarietà tra le donne bisessuali è stata trovata addirittura del 45,4%. Per quanto riguarda gli uomini, mentre il 7,4% degli etero ed il 25,2% dei gay riferisce suicidarietà, i bisessuali che riferivano suicidarietà arrivavano al 34,8% di coloro che avevano risposto. (Sfortunatamente, questa ricerca non distingue tra i cisgender ed i transgender, e tralascia le persone di genere non binario).

Un'altra ricerca, questa volta in Gran Bretagna, ha trovato che gli adulti bisessuali giovani e di mezza età riferivano una salute mentale peggiore di quella di ogni altro gruppo basato sull'orientamento sessuale esaminato. I ricercatori arrivano pure a dire che "gli studi precedenti potrebbero aver sovrastimato il rischio di problemi per la salute mentale degli omosessuali mettendoli insieme con i bisessuali".

Alcuni fatti sulla povertà e l'oppressione economica dei bisessuali:

La ricerca sanitaria su larga scala che ho menzionato prima ha trovato inoltre alcune spiacevoli informazioni sulla povertà dei bisessuali:
  • Le donne bisessuali avevano un livello d'istruzione significativamente inferiore, era più probabile che vivessero con un reddito inferiore al 200% del livello federale di povertà, ed avevano più figli che vivevano in casa.
  • Era significativamente meno probabile che le donne bisessuali avessero un'assicurazione sanitaria ed era più probabile che incontrassero ostacoli finanziari nel ricevere servizi sanitari.
Un'altra ricerca, questa volta in California, ha trovato che, "mentre gli uomini gay guadagnavano il 2-3% in meno degli etero, e le lesbiche il 2,7% in meno, gli uomini bisessuali guadagnavano il 10-15% in meno, e le donne bisessuali circa l'11% in meno".

Uno studio del 2009 sulla povertà esaminò i dati di tre ricerche, e scoprì che "le donne bisessuali hanno probabilità più che doppia rispetto alle lesbiche di vivere in povertà (17,7% rispetto al 7,8%), e gli uomini bisessuali hanno probabilità di oltre il 50% superiore di vivere in povertà rispetto ai gay (9,7% rispetto al 6,2%)" (enfasi nell'originale).

Un'altra forma di oppressione economica che il rapporto identifica è la mancanza di fondi: negli anni 2008 e 2009, degli oltre 200 milioni di dollari elargiti dalle fondazioni americane alle organizzazioni LGBT, non un solo dollaro in tutto il paese è servito a finanziare organizzazioni o progetti rivolti esclusivamente ai bisessuali. Questo denaro "LGBT" non è neppure penetrato fino ai bisessuali: un'indagine condotta dai curatori del rapporto ha trovato che la maggioranza delle organizzazioni LGBT di San Francisco (quelle disposte a rispondere ad un'indagine sulla bisessualità) non offrono contenuti rivolti specificamente ai bisessuali. A questo si aggiunge un'altra scoperta: mentre i bisessuali sono il più grande gruppo tra le persone LGBT, solo il "3-20% delle persone che fanno uso di servizi verso le persone LGBT sono bisessuali".

Conclusione

Leggendo queste informazioni, diventa chiaro senza dubbio che esiste un'oppressione dei bisessuali profonda, grave e su larga scala. Una grossa parte di quest'oppressione, ovviamente, è resa possibile dall'elisione bisessuale e dal monosessismo - la presunzione sociale che noi siamo o dovremmo essere tutti monosessuali. Quest'informazione fa luce sul sistema di punizione sociale che opera sulle persone che disobbediscono al regime monosessuale della società. L'elisione bisessuale contribuisce a quest'oppressione dacché la bisessualità non è riconosciuta come un'identità sessuale, i bisessuali non sono riconosciuti come gruppo, e significa che i problemi unicamente bisessuali subiscono anch'essi l'elisione. L'informazione in questo rapporto punta sia alla mancanza (per non parlare di privilegio sfavorevole) ed alla grande necessità di affrontare ed agire sui problemi specificamente legati ai bisessuali, alla bifobia ed al monosessismo.

(fine)

Raffaele Ladu